mercoledì 22 novembre 2017

COMUNICATO STAMPA della CONSULTA NAZIONALE della proprietà collettiva Via Prati, 2 – 38100 Trento (TN) cell.3358241429 e-mail: consultanazpropcollettiva@yahoo.it

LA CAMERA DEI DEPUTATI HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA LA LEGGE SUI DOMINI COLLETTIVI.
Rafforzata la tutela ambientale dei più importanti patrimoni naturali italiani, a vantaggio delle comunità che da sempre li hanno amministrati, gestiti e sviluppati secondo regole millenarie all’unico scopo di riconsegnarli in tutto il loro valore alle generazioni future.


venerdì 2 giugno 2017

INVITO a PARTECIPARE alla MOSTRA "LE PERGAMENE DI APRICENA E GLI USI CIVICI"


Altra prestigiosa iniziativa culturale dell’Amministrazione Comunale è stata approvata dalla Regione Puglia e il 9 giugno p.v. – ore 18,30, presso la sede comunale del Palazzo Cultura in P.zza Federico II^, sarà presentata alla cittadinanza. 
L’Amministrazione Comunale ha inteso promuovere l’importante fondo pergamenaceo conservato nel suo archivio storico costituito da nove pergamene di datazione compresa tra il 1368 e il 1542, di valore inestimabile per l’intera comunità, riportanti i diritti demaniali o usi civici, concessi dall’Imperatore Federico II e spettanti ai cittadini su alcuni territori.
Una importante mostra denominata “Le pergamene di Apricena e gli usi civici”, approvata dalla Regione Puglia nel contesto degli interventi attinenti il programma culturale di cui alla L.R. n. 6/04 – art. 14 sarà inaugurata ed esposta per la prima volta presso la sede comunale del Palazzo della Cultura Apricena, alle ore 18,30 di venerdì 9 giugno.

sabato 22 aprile 2017

Il lavoro degli “homines” di Mesoraca nella “regia fabrica” del castello e delle mura di Crotone di Pino RENDE - STRALCIO





Il cantiere di costruzione delle mura di una città in una miniatura medievale.


Alla metà del Cinquecento, la costruzione delle nuove fortificazioni di Crotone, concepite secondo la nuova tecnica dell’arte della guerra determinò, nel breve volgere di circa un decennio, la trasformazione radicale del territorio dell’antica città, determinandone l’allontanamento repentino dagli elementi che l’avevano caratterizzato durante il periodo medievale ed il passaggio ad una fase moderna della sua storia.
In questa occasione, numerosi furono gli apporti che noi oggi possiamo rilevare attraverso i “cunti”, “libri”, “notamenti”, “manuali seu giornali” e “quaterni” “de fabrica” che gli ufficiali regi compilarono, scrivendo le migliaia di fogli che ancora si conservano presso l’Archivio di Stato in Napoli (ASN).
Tra tali apporti, particolare fu quello fornito dagli uomini di Mesoraca. Un contributo cospicuo e determinante che evidenzia gli antichi legami che univano i due centri.

martedì 18 aprile 2017

Interessante articolo di Carmen Palma per MifacciodiCultura - il film che parla della Resistenza vista dagli occhi delle donne














Il 20 aprile uscirà nelle sale di tutta Italia Libere, il nuovo docufilm scritto e diretto dalla regista Rossella Schillaci. 
Distribuito da Lab 80 film in occasione della festa della Liberazione, Libere è un racconto sull’ emancipazione femminile durante la Resistenza, un ritratto di un’epoca apparentemente lontana che ha ancora molto da insegnarci.
Il documentario raccoglie storie di ogni genere: i momenti di battaglia, il rapporto delle donne partigiane con la società, frammenti di vita quotidiana.

martedì 7 marzo 2017

L’8 marzo la sala conferenze del Museo Musmi di Catanzaro sarà intitolata a Giuditta Levato

Giuditta Levato appartiene a tutti noi , a quella Calabria che ha ricostruito e difeso col sangue e col sudore dei contadini la civiltà seminata dai Greci, dai Bruzi , dai Normanni, dagli Ebrei, dagli Arabi e poi tradita e depredata  da  tante orde di barbari che hanno spadroneggiato e spadroneggiano tuttora su questa terra…



Mercoledì 8 marzo, alle ore 10, la Sala conferenze del Museo Musmi sarà intitolata a Giuditta Levato, prima vittima nella lotta al latifondo in Calabria. Dopo l’impegno assunto dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, e l’approvazione in maniera unanime da parte del consiglio provinciale della richiesta, si procederà con una breve ma significativa cerimonia alla presenza dei parenti di Giuditta Levato. 

mercoledì 15 febbraio 2017

USI CIVICI - "IL FEUDO di SAN MARTINO" di Oreste Parise - Don Gregorio Sambiase, in qualità di procuratore del Marchese Giacomo Alimena, e di sua madre Donna Laura Sambiase prende possesso del feudo di San Martino, preceduto dalle grida dei banditori e accolto in tripudio con un solenne "Te Deum" nella Chiesa Matrice. Siamo nel 1792 ed il lungo cammino del feudalesimo sta per concludersi, con tutti i suoi soprusi ....

In Giustiniani Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, vol.VIII, Napoli 1804 si legge. “San Martino, terra di Calabria citeriore, in diocesi di Bisignano, distante da Cosenza miglia 20.  È in luogo montuoso, ove respirasi buon'aria. Gli abitanti al numero di 1100 sono di origine albanese, e tutti trovansi addetti alla coltura del territorio. Nel 1545 fu tassata per fuochi 69, del 1561 per 98, nel 1595 per 55, nel 1648 per 69, e nel 1669 per 60. Un tempo fu casale di Sammarco. Si possiede dalla famiglia Alimena con titolo di marchesato”. Il feudo era pervenuto agli Alimena dalla famiglia Rossi che l'aveva acquisito fin dall'anno 1502 per concessione del Principe di Bisignano, Bernardino Sanseverino, a Francesco Rossi “con tutte le giurisdizioni “a riserba solo della criminale, e delle prime, e seconde appellazioni”, che il concedente aveva ritenute per se.

venerdì 10 febbraio 2017

INTERESSANTE ARTICOLO di Domenico Barberio su PAOLO CINANNI

È uscita per Rubettino Editore, Soveria Mannelli, Abitavamo vicino alla stazione. Storia, idee e lotte di un meridionalista contemporaneo, un’antologia di scritti che ci restituisce, dopo un ingiustificato periodo d’oblio, Paolo Cinanni politico e uomo di cultura calabrese nato a Gerace il 25 gennaio 1916 e morto a Roma il 18 aprile del 1988.
Studioso di alcuni fra i fenomeni più caratterizzanti la storia dell’Italia moderna e contemporanea, ha accompagnato ad una ricca profondità d’analisi la tenacia del militante dalla risoluta praticità. 
L’emigrazione, le lotte contadine nel secondo dopo guerra, l’usurpazione del demanio pubblico, la terra come bene collettivo e fonte di progresso, il lavoro e il suo tempo d’impiego sono stati i temi al centro della sua osservazione, il campo della sua azione politica.

giovedì 2 febbraio 2017

USI CIVICI - CONTRIBUTO 1: MEZZOGIORNO - "QUESTIONE DEMANIALE nel REGNO di NAPOLI" Interessante RAPPORTO del 1845 del BONAFEDE sottintendente di Cotrone



USI CIVICI - CONTRIBUTO 1: MEZZOGIORNO -  "QUESTIONE DEMANIALE nel REGNO di NAPOLI"  Interessante RAPPORTO del 1845 del BONAFEDE sottintendente di CotroneLunga e spinosa era la questione della divisione delle terre demaniali nel Mezzogiorno.

martedì 17 gennaio 2017

RICOSTRUZIONE STORICO – GIURIDICA del DEMANIO MONTE o DIFESA MONTE – 238 ettari di TERRE COMUNI che non appartengono più alla Collettività di ROCCA IMPERIALE

MAPPA ANTICA del Demanio MONTE 
redatta da Domenicantonio COSPITO nell'anno 187


Con Ordinanza del 22/03/1812 il Commissario del Re per la Basilicata dispose, tra gli altri punti, che l’Università di Rocca Imperiale, a seguito di compensazione tra debiti e crediti, dovesse versare a favore del Duca Crivelli 460,32 ducati e continuare a pagare annualmente allo stesso duca crivelli 630 ducati.
In base a tale disposizione, Crivelli chiese che gli venissero corrisposti i fissati 630 ducati per l’annualità relativa agli anni 1812-1813-1814, l’iscrizione delle somme in bilancio, oltre arretrati per un totale di ducati 3.341,52.
Il Decurionato si oppose a tale richiesta di pagamento prospettando tutta una serie di motivi finalizzati alla contestazione del credito, che il Crivelli insistette nel considerare incontestato.
Nacque, perciò, un contenzioso sul quale il 19 luglio 1822 la Corte dei Conti si pronunciò, sentenziando che l’Università di Rocca Imperiale doveva pagare al Crivelli i richiesti 630 ducati annui.