martedì 29 ottobre 2013

IDENTITA' LOCALI - CONTRIBUTO N. 1: La CHIESA di CARFIZZI dalla fondazione al settecento" di Andrea Pesavento,pubblicato su La Provincia KR nr. 14-15/2002

La chiesa di Carfizzi dalla fondazione al Settecento

L’antico e piccolo casale di “Sancta Venere” è documentato già all’inizio della dominazione angioina. Popolato da circa 150 abitanti, esso fa parte del Giustizierato di Valle di Crati e Terra Giordana1 e fu concesso a diversi feudatari assieme al vicino casale di Lu Trivio. Dapprima nel 1284 ,al tempo di Carlo I d’Angiò, lo ebbe in feudo al cavaliere Petro de Fouilleuse, o Folioso, alla sua morte ricadde in Regia Curia2 e quindi ne fu investito il milite Andrea de Pratis3. In seguito nel 1331 Roberto de Pratis godette della concessione annua di 12 once sui due casali di Lutrivio e S. Venere.

Origine di Carfizzi
Situato vicino a Melissa ed a Ipsigrò, il feudo nel Quattrocento appartenne dapprima a Gioannotto e poi ad Enrico Morano. Sul finire di quel secolo avvenne un ripopolamento con gente albanese. All’inizio del Cinquecento, nel 1507, il feudo di Sancta Venere veniva confermato dal re Cattolico a Luca Antonio Morano di Catanzaro, il quale lo possedeva con i territori di Trivio, Carfide e Crisma4.